Libro Bianco sulle droghe – Quattordicesima edizione
Pubblicata la quattordicesima edizione del Libro Bianco sulle Droghe, utile ed interessante studio sugli effetti della legislazione antidroga che analizza in questa edizione i dati dell’anno 2022.
Quest’anno il Libro Bianco pone grande attenzione al tema delle presenze in carcere per effetto della legge sulle droghe. Sono ospitati spunti e riflessioni rispetto al dibattito pubblico in tema di carcere e droghe, in particolare rispetto alla presenza di persone che usano droghe e che finiscono, per restarci, in carcere, situazione divenuta intollerabile.
Cresce la popolazione carceraria; crescono i detenuti ex DPR 309/1990; crescono i detenuti tossicodipendenti entrati e presenti; crescono le misure alternative; tre segnalazioni su quattro sono per cannabis e derivati.
A dimostrazione di questo a fronte di una diminuzione di operazioni antidroga e persone segnalate all’autorità giudiziaria calano anche gli ingressi in carcere per droghe: 9.961 dei 38.125 ingressi in carcere nel 2022 sono stati causati dall’art. 73 del Testo unico, detenzione a fini di spaccio. Si tratta del 26,1% degli ingressi (era il 28,3% nel 2021).
Sui 56.196 detenuti presenti in carcere al 31 dicembre 2022 ben 12.147 lo erano a causa del solo art. 73 del Testo unico. Altri 6.126 in associazione con l’art. 74 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope), solo 1.010 esclusivamente per l’art. 74. Si tratta del 34,3% del totale. Sostanzialmente il doppio delle media europea (18%) e molto di più di quella mondiale (22%)
Diventano catastrofici i dati sugli ingressi e le presenze di detenuti definiti “tossicodipendenti”: lo sono il 40,7% di coloro che entrano in carcere, mentre al 31/12/2022 erano presenti nelle carceri italiane 16.845 detenuti “certificati”, il 30% del totale (+10% sul 2021). Questa presenza record (dal 2006 ad oggi) è alimentata dal continuo ingresso in carcere di persone “tossicodipendenti”, che dopo i due anni di pandemia ha ripreso ad aumentare (+ 18,4% rispetto al 2021).
Si tratta di un lavoro molto credibile per qualità della ricerca, capillarità dei dati raccolti, rappresentatività ed esperienza delle associazioni e degli autori che hanno concorso alla sua stesura.
Proponiamo la lettura del documento in download