Corte Costituzionale: il fatto di lieve entità quale attenuante anche per la rapina

In tema di rapina, segnaliamo il deposito della sentenza 86/2023 con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 628, secondo comma, C.P., nella parte in cui non prevede che la pena sia diminuita in misura non eccedente un terzo quando per la natura, la specie, i mezzi, le modalità o circostanze dell’azione, ovvero per la particolare tenuità del danno o del pericolo, il fatto risulti di lieve entità.

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Intelligenza artificiale: ddl per l’introduzione del nuovo reato di illecita diffusione di contenuti generati o alterati mediante IA

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge avente ad oggetto “Disposizioni in materia di intelligenza artificiale” che prevede tra l’altro l’introduzione del nuovo reato di illecita diffusione di contenuti generati o alterati mediante intelligenza artificiale.

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Corte Costituzionale – Illegittima la pena minima di due anni per il reato di appropriazione indebita

Si segnala il deposito della sentenza con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 646 primo comma C.P. modificato dall’art. 1, comma 1, lettera u), della legge 9 gennaio 2019, n. 3 (Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici) – nella parte in cui prevede la pena della reclusione «da due a cinque anni» anziché «fino a cinque anni».

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Estorsione sul posto di lavoro – Per il datore verso il dipendente solo in presenza di un rapporto contrattuale in essere tra le parti.

La sentenza n. 7128/2024, emessa il 16.02.2024 dalla Seconda sezione penale della Suprema Corte stabilisce i criteri specifici necessari per configurare il reato di estorsione ai danni dei dipendenti da parte di un datore di lavoro che sottopone i propri impiegati a condizioni economicamente opprimenti, minacciando ritorsioni qualora non vengano accettate.

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Buche stradali e omessa manutenzione – Omicidio colposo e posizione di garanzia degli amministratori pubblici

La sentenza n. 9896 depositata l’8.03.2024 dalla Quarta Sezione della Corte di Cassazione riafferma la responsabilità per omicidio colposo del soggetto incaricato del servizio di manutenzione delle strade in un caso di incidente mortale causato da una buca sul manto stradale che provocava la caduta del motociclista.

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Art. 615 bis C.P. – Telecamere installate in casa dal marito – Interferenza illecita nella vita privata della moglie

Con la sentenza n. 4840 depositata il 2.02.2024 la Quinta sezione della Cassazione ha stabilito la configurabilità del reato p. e p. all’articolo 615 bis C.P. nel caso in cui uno dei conviventi nell’abitazione (nel caso, il marito) abbia installato un sistema di ripresa audio/video destinato a registrare, in sua assenza, gli atti della vita privata degli altri conviventi (moglie e figli).

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Bancarotta per distrazione – Vendita di immobile gravato da mutuo

Segnaliamo la sentenza n. 1511 depositata il 12.01.2024 dalla Quinta sezione della Corte di Cassazione con la quale si affronta la sussistenza o meno del reato di bancarotta patrimoniale per distrazione in relazione alla vendita di un bene immobile gravato da mutuo da parte della fallita ad altra società.

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