Gazzetta Ufficiale – Pubblicata e in vigore dal 25 agosto 2024 – la Legge Nordio (Legge 9 agosto 2024, n. 114) – Abrogazione dell’abuso d’ufficio

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 10 agosto 2024 la Legge 9 agosto 2024, n. 114, nota come “Legge Nordio”, contenente Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare.

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Corte Costituzionale – Illegittima la pena minima di due anni per il reato di appropriazione indebita

Si segnala il deposito della sentenza con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 646 primo comma C.P. modificato dall’art. 1, comma 1, lettera u), della legge 9 gennaio 2019, n. 3 (Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici) – nella parte in cui prevede la pena della reclusione «da due a cinque anni» anziché «fino a cinque anni».

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Riforma della Giustizia – Le previsioni del Ddl Nordio

Il Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2023, su proposta del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione, un disegno di legge che reca modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all’Ordinamento giudiziario.

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Visita medica in intra moenia – Mancato versamento della percentuale spettante all’Azienda ospedaliera – Peculato

La Sesta Sezione della Corte di Cassazione con la sentenza n. 6945 depositata il 17.02.2023 ha confermato la condanna del medico per il delitto di cui all’art. 314 C.P. in ragione del mancato versamento alla struttura pubblica della percentuale delle somme incassate in conseguenza delle visite mediche effettuate presso il proprio ambulatorio privato in regime di cd. intra moenia allargata.

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No all’abuso d’ufficio quando la condotta non rientra nello svolgimento delle funzioni o del servizio

Si segnala la pronuncia della Corte di Cassazione (Sezione VI del 17.02-14.04.2022 n. 14721) che ha annullato senza rinvio la condanna per tentato abuso d’ufficio (artt. 56 e 323 C.P.) in concorso pronunciata a carico di un consigliere comunale per aver assunto l’incarico di consulente presso azienda municipalizzata deputata alla raccolta di rifiuti nel medesimo Comune ove era stato eletto (azienda che aveva anche pagato le fatture presentate per le prestazioni erogate).

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