La disciplina dei reati tributari sanziona la violazione delle norme contenute nel Decreto Legislativo 10.03.2000 n. 74 a tutela dell’interesse dell’Erario all’esercizio dei poteri di accertamento, controllo e riscossione dei tributi (imposte dirette e imposta sul valore aggiunto).

La materia ha subito negli anni importanti modifiche in ottica repressiva che hanno portato all’inasprimento delle pene e all’abbassamento delle soglie di punibilità di alcuni reati, oltre alla estensione delle ipotesi della cd. confisca allargata di cui all’art. 240 bis C.P. ai delitti tributari e all’inclusione degli stessi nel catalogo dei reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti e delle società ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001.

Le violazioni penali tributarie sanzionate dal Decreto Legislativo 74/2000 si distinguono in delitti in materia di dichiarazione (art. 2 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, art. 3 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, art. 4 Dichiarazione infedele e art. 5 Omessa dichiarazione) e delitti in materia di documenti e pagamento di imposte (art. 8 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, art. 10 Occultamento o distruzione di documenti contabili, art. 10 bis Omesso versamento di ritenute dovute o certificate, art. 10 ter Omesso versamento IVA, art. 10 quater Indebita compensazione e art. 11 Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte).

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